FORMICHINE
A partire dal concetto di gruppo, comunità e azione collettiva nasce il laboratorio Formichine che si propone come uno spazio creativo in cui si valorizza il concetto di collaborazione e relazione tra i partecipanti. Il teatro viene indagato come uno strumento che produce sistemi di interazione laddove la recitazione diventa un modo per collaborare insieme e creare scene, personaggi, ambienti e relazioni che prendono vita a partire dalla fantasia e dallo scambio creativo tra i partecipanti.
Dedicato ai bambini dai 6 agli 8 anni Il laboratorio di recitazione ha come obiettivi il rafforzamento della fiducia in sé, attraverso lo sviluppo creativo, per una coscienza più profonda delle proprie capacità.
Attraverso le regole del teatro i partecipanti vengono introdotti in un mondo magico: quello della rappresentazione.
Nello spazio scenico si fa esperienza del proprio corpo creativo e si sviluppa la consapevolezza della relazione con gli altri, come formichine ci si adopera per costruire situazioni, relazioni, suggestioni e scene di vita reale quanto immaginaria.
Ci si immerge nell’ascolto dei 5 sensi si sviluppano e si approfondiscono le proprie attitudini creative e si impara a gestire le emozioni che ne derivano.
Il percorso teatrale diventa così parte organica di un progetto educativo più ampio, dove si rafforzano le competenze.
Molteplici sono gli strumenti didattici che mettiamo a disposizione: la musica, la verbalizzazione collettiva di una fiaba, il gioco di ruolo, l’improvvisazione teatrale, l’emissione della voce per comunicare con efficacia. Il gioco nello spazio scenico, il movimento consapevole, la relazione con gli oggetti e l’incontro con altri bambini, forniscono la base della tecnica teatrale e del vivere insieme.
Il laboratorio è costituito da 10 incontri da due ore ciascuno che possono tenersi una volta alla settimana.
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A partire dal concetto di gruppo, comunità e azione collettiva nasce il laboratorio Formichine che si propone come uno spazio creativo in cui si valorizza il concetto di collaborazione e relazione tra i partecipanti. Il teatro viene indagato come uno strumento che produce sistemi di interazione laddove la recitazione diventa un modo per collaborare insieme e creare scene, personaggi, ambienti e relazioni che prendono vita a partire dalla fantasia e dallo scambio creativo tra i partecipanti.
La Clinica della Felicità
Quando eravamo bambini esisteva un luogo magico in cui rintanarsi, una dimensione in cui si stava a lungo al sicuro, protetti dalla coperta della propria fantasia: era lo spazio del gioco, in cui per ore si viveva immersi in una realtà fatta di creatività e stupore, in cui sperimentare piccole cose, emozioni e sensazioni. Era lo scopo della vita stessa. Sulla base di queste considerazioni nasce la clinica della Felicità, una performance one to one pensata per riportare, in dosi omeopatiche, il gioco e lo stupore nella vita dei pazienti adulti, che da tempo si sono ammalati di impegni, responsabilità, paure, infelicità e musi lunghi.
Aladino e la lampada incantata
Quando non esisteva la tv c’erano i “Raccontastorie”: specialisti nel raccontare le favole con passione, precisione, e naturalmente dovizia di dettagli. Una di loro, la Signora Matilde, non si arrende al passare dei tempi. Nonostante il comitato centrale delle fiabe l’abbia messa in pensione si ostina a voler continuare a raccontare, con la passione di sempre, la fiaba che preferisce: “Aladino e la lampada incantata”.